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IL DENTE CON LA RADICE LUNGA - storie su Hitar Petar


Un avaro chorbaji del villaggio di Petar aveva mal di denti. Per tutta la notte sciacquò la bocca con la grappa, mise i chiodi di garofano, mise la crusca calda, ma il dolore non passava. Alla fine gli venne in mente che Petar sapeva togliere i denti. Non appena si alzò all'alba, il malato calzò le scarpe, si vestì, fasciò la testa con una sciarpa e andò dal dentista.
- Sembra che tu abbia mal di denti! - gli venne incontro Petar.
- Oh, mi fa male da ieri sera! Cosa solo non ho messo e non ho fatto, ma non passa - fa male, fa male! Sono rimasto sveglio tutta la notte. Sono venuto a cavarlo e vada come vada! - si lamentava l'avaro e gemeva per il dolore.
- Non aver paura! Оra lo sistemeremo! - Petar lo calmò, gli portò una sedia a tre piedi con un buco nel mezzo e lo invitò: - mettiti seduto qui e aspetta che io prepari gli attrezzi.
Il chorbaji si sedette e Petar affilò un piolo con il suo coltello e lo piantò per terra di fronte a lui. Quindi attorcigliò un forte filo di canapa, legò un'estremità al piolo e l'altra estremità del filo legò al dente malato. Poi prese un ago spesso, passò dietro al chorbaj e improvvisamente lo punzecchiò con forza dal buco della sedia. Il chorbaji saltò e prima di riuscire a dire "ah", il dente rimbalzò insieme al filo.
- Per la miseria - esclamò, - che radice lunga aveva però! L'ho sentito staccarsi dalle cosce!…
- Dente di chorbaji! - Petar gli diede una pacca sulla spalla e sorrise.
Prima di andarsene, l'avaro disse:
- Petar, ho dimenticato il mio borsello, ma tu passa a casa, ti darò qualcosa per il lavoro.
Più tardi, Petar andò alla casa del chorbaji. Da lontano vide l'avaro alla finestra. Bussò al portone, dopo un po' si affacciò il garzone e disse:
- Sor Petar, scusa, il chorbaji non è in casa. È uscito presto stamattina, non so quando tornerà. Vieni un'altra volta.
- Mi troverà lui! - rispose Petar a gran voce, in modo che il chorbaji potesse sentirlo. - Allora gli caverò un dente con una radice più lunga... ora digli: quando esce la prossima volta di non dimenticare la testa sul davanzale della finestra!…
(dal libro "Hitar Petar" di Sava Popov)
Traduzione dal bulgaro: Emilia Vinarova


© Emilia Vinarova. Tutti i diritti riservati.
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