21 feb 2023 - 11:22
traduzioneappunti
La teoria della "comunicazione dell'originale" è un'idea che riguarda la traduzione e il suo scopo principale. Secondo questa teoria, il traduttore dovrebbe cercare di comunicare al lettore della traduzione lo stesso effetto che l'originale ha avuto sul lettore originale.
In altre parole, la teoria della comunicazione dell'originale suggerisce che il compito principale del traduttore è quello di ricreare il testo in modo tale che possa suscitare negli stessi effetti emotivi, intellettuali e culturali nel lettore di arrivo che l'originale ha suscitato nel lettore di partenza. Questa teoria si basa sull'idea che il testo originale non è soltanto un insieme di parole e di significati, ma anche un'esperienza culturale e sociale che deve essere trasmessa al lettore della traduzione.
La teoria della comunicazione dell'originale è stata sviluppata da molti studiosi della traduzione, tra cui Katharina Reiss e Hans Vermeer. Essa implica che il traduttore debba non solo avere una conoscenza approfondita della lingua originale e di quella di arrivo, ma anche una comprensione profonda del contesto culturale, sociale e storico in cui l'originale è stato scritto e letto. In questo modo, il traduttore può cercare di comunicare il significato dell'originale in modo efficace al lettore di arrivo, riproducendo l'esperienza culturale e sociale che l'originale ha rappresentato per il suo pubblico di partenza.
21 feb 2023 - 11:18
Lev Tolstoj, noto scrittore russo del XIX secolo, ha avuto un'importante influenza sullo sviluppo degli studi sulla traduzione. Tolstoj era convinto che la traduzione dovesse essere il più possibile fedele all'originale, senza perdere nulla del significato e dell'intento dell'autore.
In particolare, Tolstoj sosteneva che la traduzione dovesse essere "integrale", ovvero che il traduttore dovesse trasmettere l'intero significato dell'originale nella lingua di arrivo, senza tralasciare alcuna parte del testo. Inoltre, Tolstoj sosteneva che la traduzione dovesse essere semplice e chiara, in modo che il lettore della traduzione potesse comprendere il testo senza difficoltà.
Secondo Tolstoj, la traduzione integrale richiede al traduttore di impegnarsi in una profonda comprensione dell'originale, delle sue sfumature semantiche e del contesto culturale e storico in cui è stato scritto. Inoltre, il traduttore dovrebbe utilizzare un linguaggio chiaro e semplice, evitando l'uso di parole ostentate o di espressioni complesse che potrebbero confondere il lettore.
Tolstoj ha anche svolto ricerche sulla traduzione, in particolare sulla traduzione della Bibbia. Nel 1880, ha pubblicato un'edizione della Bibbia in russo antico, tradotta personalmente sulla base del testo originale greco. La sua traduzione si basava sulla fedeltà al testo originale e sulla semplicità del linguaggio, piuttosto che sulla bellezza letteraria.
Le teorie di Tolstoj sulla traduzione hanno influenzato molti studiosi successivi, che hanno cercato di sviluppare approcci alla traduzione che mantenessero la fedeltà all'originale. Tuttavia, oggi la teoria della traduzione integrale di Tolstoj è considerata troppo rigida e non adatta a ogni tipo di testo, soprattutto quelli letterari. Gli studi sulla traduzione moderni sono diventati più attenti alla considerazione della natura del testo e del suo pubblico di destinazione, così come alle sfumature linguistiche e culturali che possono influenzare la traduzione.
20 feb 2023 - 21:49
traduzioneappunti
La storia degli studi sulla traduzione risale a molte migliaia di anni fa. Fin dall'antichità, le persone hanno dovuto tradurre testi per comunicare con altre culture o per comprendere i testi scritti in lingue diverse.
Tuttavia, è solo nell'ultimo secolo che gli studi sulla traduzione sono diventati una disciplina accademica a sé stante. Nel XX secolo, molte teorie e approcci alla traduzione sono stati sviluppati da vari studiosi.
Tra i primi teorici della traduzione moderna vi sono il russo Lev Tolstoj e il tedesco Friedrich Schleiermacher, che hanno sviluppato rispettivamente la teoria della traduzione integrale e quella della comunicazione dell'originale.
Nel corso del XX secolo, la traduzione è stata oggetto di studio da parte di molti studiosi, tra cui Eugene Nida, James S. Holmes, Roman Jakobson, George Steiner, Antoine Berman e Lawrence Venuti.
Ognuno di questi studiosi ha sviluppato approcci diversi alla traduzione, che vanno dalla traduzione come processo interlinguistico a quello interculturale, dalla traduzione come trasferimento di significato alla traduzione come atto creativo di adattamento.
Negli ultimi decenni, con la crescita delle tecnologie di traduzione automatica e l'aumento della globalizzazione, gli studi sulla traduzione si sono evoluti per includere anche la tecnologia dell'informazione e la traduzione automatica. Oggi, la traduzione è una disciplina interdisciplinare che coinvolge la linguistica, la tecnologia dell'informazione, la letteratura, la filosofia e molte altre aree di studio.